Medusa si fa giustizia

 



Una statua di Medusa alta 2,134 metri che tiene la testa mozzata di Perseo è stata installata a Manhattan, davanti al tribunale penale della contea di New York, luogo di casi di abusi di alto profilo.

Medusa è stata perseguitata e violentata da Poseidone e poi colpevole di questo, maledetta da Atena con i capelli di serpente che trasformavano le persone in statue di pietra. È stata bandita e poi Perseo l’ha uccisa e decapitata.

Trasformatasi in un “Eroe”, questa statua “inverte la narrazione”, come modo per portare giustizia al personaggio e alle numerose meduse della vita reale che subiscono lo stesso destino per la mancanza di giustizia nel mondo..

L’opera è stata realizzata dall’artista italoargentino Luciano Garbati nel 2008. Il luogo per l‘installazione è stato scelto da Garbati stesso nel gennaio 2019.

Primo merito dell’opera è quello di aver gettato luce su quella parte del mito che non molte persone conoscevano: il vero motivo per cui Medusa venne trasformata in mostro.

Diventa subito chiaro come Medusa sia perfetto emblema del fenomeno, purtroppo attualissimo, del victim blaming, per cui “tu stuprata, tua la colpa”.

Garbati rivisita il mito, cambiando il ruolo dei protagonisti: Medusa si vendica e mozza la testa al suo assassino, che ha tra l’altro le stesse fattezze di Garbati. Di Perseo resta il capo sospeso trattenuto per una ciocca di capelli. Giustizia è fatta.



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