Salendo per piazza Trieste e Trento all’imbocco di una delle vie più suggestive di Napoli, quella che Stendhal descrisse come ” la più affollata e allegra del mondo “, un cartello segnala via Toledo, ma per un breve periodo la titolazione è stata più patriottica, via Roma.
Questa è la storia piuttosto recente di una delle strade più famose della città, quella che da secoli consola e distrae i napoletani, li porta a salire e a scendere lungo palazzi d’ostentata epoca d’oro, su e giù a lunghi passi tra caotiche camminate e gerani rossi affacciati ai balconi; li lascia trafitti da Spaccanapoli, in un presentimento di croce (e in una certezza di delizia), nell’intelaiatura perfetta di cardini e decumani.
Don Pedro de Toledo ci si affaccendo’ tanto, nei suoi lunghi stratagemmi urbanistici, perché togliere ai napoletani la propria strada? Non che qualcuno volesse portarla via, ma un nome è un nome, mica cosa trascurabile!
Tutta la lunga trafila inizia con la storia di un varco ben più noto, quello che la mattina del 20 settembre 1870 si aprì nelle Mura aureliane grazie a un intenso e fitto bombardamento. La città è conquistata, bersaglieri e fanti dell’esercito di Vittorio Emanuele mettono fine al potere temporale del papa”. Il Plebiscito del 2 ottobre sancisce la definitiva annessione di Roma alla recente Italia. L’esultanza contagia anche Napoli tanto che il 10 ottobre, in nome di questo Risorgimento compiuto, si dà avvio alla proposta del sindaco Paolo Emilio Imbriani di cambiare nome all’antica via Toledo, che da quel momento si sarebbe chiamata via Roma. Mormorii in sala e pareri contrari, l’unità andrà pur bene ma perché andare a mettere le mani proprio sulla via che da 334 anni identifica la città? Il dibattito che si aprì fu aspro e ingestibile, alcuni vedevano in quel nome anni di dominazioni finalmente concluse (o appena iniziate?), altri sostenevano che la memoria storica non può cadere da un giorno all’altro nell’oblio toponomastico.
Per fortuna questa parentesi è durata fino al 1980, decidendo di ridare dignità e nome a una strada che rappresenta sotto molti aspetti la città.
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