Un'icona del pensiero libero femminile
"Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera" (Ipazia, in Ipazia Vita e sogni di una scienziata del IV secolo).
Non sono poi tante le donne che hanno avuto la possibilità di distinguersi nella scienza (e purtroppo non solo nella scienza), considerata, fino a non molto tempo fa, appannaggio esclusivo del mondo maschile. Molte hanno dovuto pagare con la vita questa loro passione, quasi fosse una colpa della quale vergognarsi: una donna che con le sue ricerche potesse superare o peggio inficiare i risultati ottenuti dai colleghi maschi, era ritenuta una presuntuosa da relegare in un angolo.
La fama contemporanea circa la figura di Ipazia sembra essere dovuta principalmente alla sua tragica morte, avvenuta nel 415 d.C, per i motivi accennati.
Ipazia d’Alessandria, è ancora oggi un simbolo della libertà di pensiero, a più di 1600 anni dalla sua uccisione. Donna di enorme cultura, nonostante l’assenza di suoi scritti, altri filosofi del tempo ne parlano come una delle menti più avanzate esistenti allora.
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