L'affermazione di Ennio Flaiano, è una profonda e suggestiva riflessione sulla natura intrinseca dei libri e sul loro ruolo nella vita umana.
Flaiano attribuisce al libro una qualità tipicamente umana e vivente: la capacità di sognare. Questo è un paradosso affascinante, poiché un libro è per definizione un oggetto inanimato, composto da carta e inchiostro. Tuttavia, l'autore eleva il libro al di sopra di tutti gli altri oggetti, conferendogli un'anima, una dimensione onirica che lo rende unico.
"Un libro sogna.": Questa è una personificazione potente. Il sogno è associato all'immaginazione, al desiderio, alla possibilità di andare oltre la realtà tangibile. Attribuire il sogno a un libro significa riconoscere che esso non è solo un contenitore di parole, ma un catalizzatore di mondi, un portale verso l'ignoto, il fantastico, il possibile. Il libro, in questo senso, non solo "contiene" sogni, ma "è" il sogno stesso.
"Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.": Questa seconda parte della frase rafforza l'eccezionalità del libro. Non è una metafora generica; è una dichiarazione di unicità. Oggetti come un tavolo, una sedia o un orologio, per quanto utili, non hanno la capacità di trascendere la loro materialità in questo modo. Il libro, invece, ha il potere di evocare, stimolare e creare.
Quando leggiamo un libro, entriamo in un mondo creato dall'autore, ma che si materializza nella nostra mente. Le parole stampate prendono vita attraverso la nostra immaginazione, e in questo processo, il libro stesso sembra "sognare" le storie che racconta. È un sogno condiviso, un'esperienza collettiva che si rinnova ogni volta che qualcuno apre le sue pagine.
I libri sono custodi di conoscenza, storia, filosofia, arte e fantasie. Essi racchiudono i sogni di chi li ha scritti – le loro visioni, le loro speranze, le loro paure. Un libro non è solo un resoconto del passato, ma un suggeritore di futuri possibili. In questo senso, i libri sognano di essere letti, di influenzare, di ispirare, di perdurare nel tempo.
Nonostante la sua inanimata natura fisica, un libro ha una vita propria che si manifesta attraverso le sue storie e il suo impatto sui lettori. Un libro "dorme" in attesa di essere aperto, di risvegliare le sue storie, di attivare i suoi "sogni" nella mente di chi legge. Una volta aperto, il libro si anima, e con esso, le storie che custodisce.
La magia della lettura: il libro non è un mero strumento di informazione, ma un catalizzatore di emozioni, di scoperte, di crescita personale. È un oggetto che ci permette di evadere, di imparare, di connetterci con altre menti, di "sognare a occhi aperti".
Questa visione poetica e profonda del libro, elevato da semplice oggetto a entità dotata di un'anima onirica, ci ricorda che ogni libro è un universo in sé, capace di evocare mondi, stimolare la fantasia e continuare a "sognare" attraverso le generazioni di lettori.
Commenti
Posta un commento