"Il Mundial dimenticato"

 



Il Mondiale di calcio del 1942 non si è disputato a causa della Seconda Guerra Mondiale.

La FIFA aveva pianificato di tenere il torneo, e sia la Germania che il Brasile si erano candidate per ospitarlo. Tuttavia, con l'intensificarsi del conflitto in Europa a partire dal settembre 1939, tutti i piani furono annullati prima che venisse scelta una nazione ospitante.

Anche il successivo Mondiale del 1946 non ebbe luogo per lo stesso motivo. La Coppa del Mondo tornò a essere disputata solo nel 1950 in Brasile.

Esiste un film documentario italo-argentino del 2011 intitolato "Il Mundial dimenticato" che racconta in chiave ironica di un fantomatico mondiale di calcio che si sarebbe svolto in Patagonia nel 1942, ma si tratta di una finzione ispirata a un racconto di Osvaldo Soriano.

"Il Mundial dimenticato" è un film documentario italo-argentino del 2011 diretto da Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni.

La sua particolarità è che racconta in chiave di "mockumentary" (falso documentario) la storia di un fantomatico campionato mondiale di calcio che si sarebbe svolto in Patagonia, Argentina, nel 1942. Questo mondiale non è mai esistito nella realtà e non è riconosciuto dalla FIFA o da altri organi ufficiali.

L'idea del film è liberamente ispirata a un racconto intitolato "Il figlio di Butch Cassidy" contenuto nel libro "Fútbol" dello scrittore argentino Osvaldo Soriano. In questo racconto, Soriano accenna a uno zio "loco" (pazzo) che avrebbe fatto il guardalinee in un improbabile mondiale patagonico del '42.

La trama del film si sviluppa come segue:

Viene ritrovato uno scheletro in Patagonia, vicino a una vecchia cinepresa degli anni '40. La pellicola contenuta nella cinepresa rivelerebbe le immagini della finale di questo "Mundial dimenticato".

Il film ricostruisce in modo fittizio l'organizzazione e lo svolgimento di questo torneo, voluto da un eccentrico conte di nome Vladimir Otz.

Squadre improbabili composte da immigrati, operai, minatori, soldati e persino indigeni Mapuche, in un contesto lontano dalla Seconda Guerra Mondiale che imperversava nel resto del mondo.

Il film mescola interviste a personaggi reali del mondo del calcio (come Roberto Baggio e Gary Lineker) con ricostruzioni finte e materiali d'archivio manipolati, creando un effetto di verosimiglianza ironica.

"Il Mundial dimenticato" è un'opera di finzione che gioca con la storia del calcio e con il genere del documentario, traendo spunto da un'idea letteraria di Osvaldo Soriano per creare una narrazione divertente e surreale di un evento sportivo mai accaduto. Il film si interroga anche sul potere del cinema di creare miti e leggende.

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