Le prime sei puntate della nuova stagione sono già disponibili sulla piattaforma Raiplay e dal 26 marzo saranno trasmesse su Rai Due in prima serata.
Io le ho viste e vi dico subito, dimenticate il romanticismo e i buoni propositi delle ultime due stagioni a cui ci eravamo affezionati; in questa stagione si torna all’origine, alle prime due stagioni, quando ci trovavamo di fronte ragazzini stupidi e violenti che avevano scelto la strada della criminalità, convinti di volerla percorrere fino in fondo.
Nessuna redenzione, nessun ripensamento, tranne qualche personaggio positivo, come Cardiotrap, condannato però a subire il male dei peggiori.
Ci sono sempre i buoni e ottimisti, come Beppe e Massimo, rispettivamente educatore e poliziotto nell’ Ipm, che cercano sempre di trovare un modo di salvare i ragazzi dalla loro malsana scelta di vita e indirizzarli verso nuovi scenari.
Non mancano le new entry naturalmente, dopo l’uscita di scena di molti personaggi storici come Carmine e Edoardo; Particolarmente crudeli i personaggi dei due ragazzi milanesi, spacciatori senza scrupoli, che riescono a far circolare la droga all’interno dell’istituto, complice anche Lino, il poliziotto che nelle stagioni precedenti si era redento e che ora torna a farsi corrompere.
Insomma, il mare è fuori come una bella cartolina da ammirare e basta; bentornata Gomorra junior!
Questa narrazione disperata, in cui quasi tutto è perduto non l’accetto, anche nel cemento può nascere un fiore; la speranza non deve mai abbandonare nessuno, altrimenti la tentazione di smettere di lottare e ribellarsi al sistema è dietro l’angolo.
Non so perché la produzione abbia scelto questa inversione di tendenza; forse ha notato che il pubblico si è abituato a vedere il male vincere e il bene fallire?
Sappiamo che non è così. Forse ci hanno solo fatto vedere a cosa porta la scelta del male: al nulla assoluto, dove non può niente neanche un bellissimo mare fuori.
Io la voglio vedere così, altrimenti sarebbe solo uno spettacolo di violenza fine a sé stessa.
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