Nata per te

 




Mi ha davvero emozionata tantissimo vedere questo film, una pellicola del 2023 disponibile ora su Netflix, che racconta la storia di Luca Trapanese, un single gay che riesce, dopo mille difficoltà, ad adottare una bambina con la sindrome di Down, abbandonata dalla madre naturale in ospedale, in anonimato come consente la legge, e rifiutata per un eventuale affido da moltissime coppie “tradizionali”.

La storia mi commosse, come del resto toccò tutta l’opinione pubblica, già quando accadde: Luca Trapanese, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli è stato il primo in Italia che ha adottato una bambina con la sindrome di Down in qualità di single e omossessuale. Una bambina che nessuno voleva.

Trama

Luca è single, gay, cattolico, dedito al volontariato e con un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.

Questo film, raccontando la storia vera di questo primo straordinario caso di adozione, mette in luce una delle più intricate questioni che travagliano la burocrazia italiana, quando si parla di adozioni: il dibattito sulle adozioni per le persone single, ricordando come ci siano tuttora discriminazioni sul piano normativo tra eterosessuali e gay, e come non basti essere persone integre per sperare di ottenere l'affidamento di un bambino.

Il percorso di Luca è in salita, ma lui non molla; lui vuole essere una famiglia per la piccola Alba, anche come ultima opzione. Così, dopo una serie di rifiuti, quelle delle cosiddette famiglie "normali" che non se la sentono di adottarla, Luca, ne ottiene l’affido temporaneo. Questo poco dopo viene revocato, perché si è fatta avanti una famiglia più consona; quest’ultima però riporta la bambina in ospedale, il rifiuto è ancora più agghiacciante. Luca, con l’aiuto dell’avvocata, ne chiederà l’adozione definitiva; nella legge figurano casi anche se particolari, perché non applicarli? Forse ci vuole una certa dose di coraggio per cambiare le cose? È più comodo lasciarle così come stanno.

Questa riflessione, suggerita dall’avvocata di Luca al giudice, spingerà quest’ultima a dare il suo consenso all’adozione.

Tutto questo Fabio Mollo, regista del film, riesce a raccontarlo molto bene, bilanciando il piano del racconto personale e intimo del personaggio - con i suoi drammi e le lotte condivise con l'avvocata interpretata da Teresa Saponangelo - con il piano del "legal movie", in cui si mettono in luce le varie difficoltà burocratiche e legali che il protagonista deve affrontare. Il resto è storia, la storia vera di Luca Trapanese, raccontata nel libro "Nata per te" che dà il titolo al film.

Commenti