"Spesso il male di vivere ho incontrato" di Eugenio Montale

 





Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l’incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.



Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Eugenio Montale


Eugenio Montale, uno dei più grandi poeti italiani del Novecento, esprime in questa poesia il sentimento della vita e le sue difficoltà attraverso immagini potenti e simboliche. La poesia "Spesso il male di vivere ho incontrato" fa parte della raccolta Ossi di seppia, pubblicata nel 1925.

Il tema centrale della poesia è il "male di vivere", una sensazione di angoscia e sofferenza che è spesso presente nell'esistenza umana. Montale utilizza immagini concrete e naturali per rappresentare questa sensazione, come il "rivo strozzato che gorgoglia" e la "foglia riarsa". Queste immagini evocano un senso di oppressione e di paralisi, suggerendo che la vita è spesso segnata da ostacoli e difficoltà insormontabili.

A contrasto con il "male di vivere", Montale introduce il concetto di "divina Indifferenza". Questo tema viene personificato attraverso immagini di serenità e distacco, come la "statua nella sonnolenza del meriggio" e il "falco alto levato". L'indifferenza è vista come una sorta di liberazione dalle sofferenze della vita, una condizione di pace raggiungibile solo attraverso il distacco emotivo.

La poesia è composta da un'unica strofa di otto versi, con rime alternate (ABBA CDDC). Montale utilizza un linguaggio semplice ma evocativo, ricco di immagini sensoriali che conferiscono un senso di immediatezza e concretezza alle sue riflessioni.

Il rivo strozzato rappresenta un ostacolo che impedisce il fluire naturale della vita, un simbolo di sofferenza e difficoltà.

La foglia riarsa simboleggia la fragilità e la caducità della vita, sottolineando la sensazione di perdita e aridità.

Il cavallo stramazzato è un’immagine di impotenza e sconfitta, rappresenta il crollo delle forze vitali di fronte alle avversità.

La statua, la nuvola e il falco, sono simboli di indifferenza e distacco, queste immagini suggeriscono un modo di essere che trascende il dolore umano, trovando pace nella separazione emotiva.

La poesia di Montale riflette una visione pessimistica ma profondamente contemplativa della vita. Attraverso l'uso di immagini naturali e simboliche, il poeta esplora la dualità tra sofferenza e indifferenza, invitando il lettore a riflettere sulla condizione umana e sulla possibilità di trovare serenità nel distacco. Montale riesce a trasmettere, con pochi versi, una complessità emotiva che continua a risuonare nei lettori contemporanei.

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