La donna che inventò il cinema




Regista, attrice, sceneggiatrice, produttrice e distributrice, Elvira Notari (1875-1946) merita di esser celebrata come la prima donna regista cinematografica italiana, oltre che la più prolifica, con una produzione che conta, tra il 1906 e il 1930, oltre 60 lungometraggi e centinaia tra cortometraggi e documentari. Abile imprenditrice, la Notari fonda a Napoli con il marito Nicola la casa di produzione Dora Film, che in pochi anni diviene una delle più importanti società cinematografiche italiane e riesce anche ad aprire una succursale a New York, dove i suoi film, fortemente evocativi della vita dei ceti popolari napoletani, trovano un pubblico ideale negli emigranti italiani. Anche per eludere la censura del fascismo in Italia, che tanto ostacola la sua attività di cineasta.
Osteggiata dal regime e messa in difficoltà dall’avvento del sonoro, nel 1930 la regista abbandonò l’attività, ritirandosi a vita privata.
Elvira Notari non ha mai ceduto alle “minacce” del regime anzi, è rimasta sempre fedele al suo “credo cinematografico” e alle sue storie. Accanto ad Elvira c’è stato anche un grande uomo, un marito che non l’ha mai ostacolata. Un marito, Nicola, che le è stato complice.
Le storie popolari delle sue pellicole, con protagonisti lontani da borghesia o aristocrazia napoletana, e recitati rigorosamente e assolutamente in dialetto, ne fanno un antesignana di quello che sarà il neorealismo nel cinema italiano.

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