Io credo che valga sempre la pena guardare questo tipo di film, quelli cioè tratte da storie vere, anche se sono quelli che fanno più male. Sì, perché ti fanno vedere quanti errori fanno gli esseri umani, errori che danno luogo a tragedie e morti. Veniamo alla pellicola.
Woman of the Hour è un film del 2023, è segna il debutto alla regia di Anna Kendrick, anche protagonista femminile.
Ispirato alla storia vera del serial killer Rodney Alcala, è incentrato sulla sua assurda quanto grottesca e indisturbata, apparizione a un game show televisivo, il gioco delle coppie. In questa circostanza l’aspirante attrice interpretata dalla Kendrick lo conosce, riuscendo miracolosamente a sfuggire alle sue grinfie. Ma la paura avuta sarà tanta da farle lasciare la città e i riflettori. Ci diranno tutto i titoli di coda alla fine.
Nel corso del film si alterneranno anche le scene in cui l’assassino miete alcune sue vittime, le dinamiche che usa, tutto con data e ambientazione, per faci rendere conto di quanto questi episodi sono lontani nel tempo e nello spazio. Sempre dalle informazioni finali scopriremo il perché: questo criminale entrava e usciva di prigione, avendo così la possibilità di uccidere ancora. Le stime sul numero delle possibili vittime che leggerete, vi faranno drizzare i capelli. Come può l’indifferenza e la superficialità portare a tutto questo, mi sono chiesta. Poi mi sono ricordata di altri precedenti in cui stupratori o assassini sono stati rimessi in libertà, liberi di colpire ancora.
Il film che è uscito lo scorso 18 ottobre su Netflix, sta riscuotendo consensi sia dalla critica che dal pubblico.
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