Vivere nel presente
Nella lingua napoletana non c'è la voce verbale futura.
I napoletani riescono comunque a esprimere concetti e azioni proiettate nel futuro in modi particolari.
Il fatto che una lingua manchi del tempo futuro ci fa capire molto delle persone che la parlano. Il popolo napoletano generalmente non è un popolo progettuale, ma di solito ama vivere la giornata, accontentandosi della felicità e della serenità che il quotidiano riesce a donargli.
Per questo appunto il tempo futuro non esiste, però ci sono molti modi in cui il napoletano riesce ugualmente a renderne l' idea.
Sì può usare il presente del verbo dovere collocandolo cronologicamente nel tempo: domani devo andare= dimane aggia I'; oppure si usa il condizionale, sempre del verbo dovere: domani dovrei andare= dimane avessa I', proprio per esprimere l'incertezza dell' azione; questo modo di esprimere il tempo futuro col condizionale, può essere ottenuto anche usando la forma arcaica del condizionale, ormai in disuso nella lingua parlata: dimane iarragge a fa' quacche cosa= domani dovrei andare a fare qualcosa, esprimendo ovviamente sempre l'idea di incertezza del futuro.
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