IL FIGLIO DELL'ANIMA




PREFAZIONE

Cosa succede quando il protagonista cede al desiderio con una donna e si ritrova a far l’amore con lei, ma nel suo corpo finisce l’anima del suo defunto marito? Questo è quello che succede a Sandro, personaggio principale del primo capitolo della serie e che ora il lettore ritrova in questo secondo appuntamento in libreria.
Sandro, da sempre l’uomo che parla all’universo, un dono che lui alla fine vede anche un po’ come una sorta di “maledizione”. Ritroviamo anche Don Rocco, volto secondario, già conosciuto nel precedente libro dell’autrice. Una sorta di spalla e di confessore per Sandro.
Sandro è fra realtà e aldilà e con una pesante verità da rivelare alla moglie Silvia e alla figlia Sara. Visto il suo errore di aver fatto l’amore con Minù, posseduto dall’anima del suo defunto marito Ruggero. La breve storia ruota tutta nel trovare una soluzione alla paternità involontaria di Sandro. Questo tipo di narrazione in prima persona ha il vantaggio di coinvolgere immediatamente il lettore, perché il narratore condivide con lui le sue esperienze e i suoi segreti.
Il punto di forza dell’opera è il lato paranormale che, rispetto ad altri libri, qui non cade in splatter, horror oppure nel solito fantasy risentito o in un distopico fine a se stesso.
Un racconto lungo, più che romanzo, dove la narrativa contemporanea stringe la mano a una specie quasi di ghost-spiritual romance. Vita vera e aldilà si danno il cambio e si ritrovano a non essere solo binari paralleli, ma poi si incontrano, unendo due mondi apparentemente opposti e impossibili da far incrociare, però si sa la fantasia può tutto.
Buona e sorprendente la conclusione.

Francesca Ghiribelli

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