Il viaggio: stimolo naturale alla ricerca del nuovo
Il viaggio non è che uno spostamento quotidiano nello spazio, nel tempo, fisico e non. Viaggiare può voler dire compiere un’avventura con i propri amici e partire quindi alla scoperta di nuovi mondi e di nuove culture, ci permette di conoscere ciò che ci circonda, ampliare il proprio bagaglio conoscitivo e anche i propri orizzonti linguistici.
Venire a contatto con persone nuove completamente diverse da te ma che per un verso o per l’altro ti insegnano qualcosa di importante, qualcosa che non scorderai per tutta la vita.
Un viaggio, infatti, non si programma, si vive.
Il viaggio rappresenta il percorso di ogni individuo dalla nascita alla morte. Il “viaggiare” è una delle azioni più comuni della giornata, anche se non fisicamente, noi viaggiamo mentalmente. Anche con una semplice canzone noi intraprendiamo dei viaggi straordinari, persino parlando di un’emozione già provata intraprendiamo un viaggio nel passato, che ci porta a dei ricordi che hanno assunto un valore importante nel corso della nostra vita.
Altrettanto eccitante è viaggiare attraverso un libro, una profonda immersione che ci porta a visitare luoghi fantastici o reali ma che non si ha la possibilità di visitare fisicamente. Il libro ci capovolge in un mondo tutto nostro, abbandoniamo la monotonia di tutti i giorni e sfogliando quelle pagine ci si sente liberi di fantasticare.
Lo scrittore americano John Steinbeck scrisse: “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”, per l’appunto il viaggio non è che un pretesto per conoscere meglio una parte di noi stessi, in seguito a ogni viaggio diventiamo persone diverse, stravolgiamo completamente tutto ciò che siamo, tutto ciò che facciamo e tutto ciò su cui costruiamo le nostre sicurezze.
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