IL MITO DI CASSANDRA




Cassandra, la donna scomoda

Cassandra, figlia del re di Troia Priamo, nella mitologia greca era una sacerdotessa talmente bella che di lei si innamorò anche il Dio Apollo, questi per conquistarla le diede il dono di poter predire il futuro.
Nonostante il regalo, Cassandra respinse l’amore del Dio che adirato la punì vanificando il suo stesso dono condannandola a non essere creduta.
Il mito rappresenta la profetessa che può conoscere il futuro ma non sarà mai ascoltata perché nessuno crederà alle sue profezie.
Cassandra avrà il potere di prevedere ciò che accadrà, di sapere in anticipo gli eventi, e come essere umano non potrà resistere né esimersi dal dirlo agli altri, dal non mettere in allerta coloro che stanno per perdersi o avere delle perdite.
Annuncerà gli eventi negativi dal rapimento di Elena e quello, più famoso, del cavallo che entrando in Troia dentro di sé contiene i nemici che la distruggeranno.
Non creduta nei suoi presagi negativi sarà associata a qualcosa di malefico, di funesto e negativo, pertanto emarginata e considerata come pazza, delirante, poco importa se poi gli eventi si verificheranno realmente.
Spesso ci rendiamo conto di cosa ci potrebbe accadere, abbiamo la sensazione che qualcosa andrà storto, percepiamo le sensazioni negative, eppure non le ascoltiamo sperando che le cose possano cambiare o diventare quello che ci auspichiamo.
È il destino dei saggi, di coloro che sanno vedere lontano e oltre, di coloro che riescono a decifrare i presagi sapendoli anticipare, ma che nonostante ciò si preferisce ignorare per timore, paura o per l’illusione in questo modo di poter modificare gli eventi.
Tut

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