RICORDAMI

Non sapevo se oggi scrivere qualcosa sui vent'anni trascorsi dall'attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle. Molte parole già sono state spese, da tanti, gente come me e personaggi ben più autorevoli. Il fatto che ci abbia turbato tutti, questo è sicuro, dando un sonoro colpo al precario equilibrio internazionale e alle menti e le anime delle persone. Ognuno ha impresso quel momento nella propria.

Potrei continuare parlando di tutte le vittime innocenti che non c'entravano niente con quella macabra danza innestata tra Medio Oriente e Occidente, o ricordando l'eroico sforzo di tutti nel fronteggiare quella tragedia.

Ma voglio citare una pellicola che mi è entrata nel cuore. Una che tra le tante girate, non parla direttamente dell'11 settembre, ma lo sfiora nel finale, apparentemente solo come omaggio; invece per me c'è molto di più. C'è l'eterno significato della fragilità della vita che può essere improvvisamente spazzata via anche da un gesto di follia, proprio o di altri, e di come questa fragilità la renda ancor più preziosa. Per questo non dobbiamo sprecarla e manifestare la nostra vicinanza e il nostro amore a tutte le persone a noi care. Proprio come hanno fatto prima di morire molte di quelle vite spezzate, con un messaggio o una telefonata a un loro caro.

REMEMBER ME


TRAMA



Remember Me è un film drammatico diretto da Allen Coulter sulla base di una sceneggiatura scritta da Will Fetters.
I protagonisti sono Robert Pattinson, Emilie de Ravin e Pierce Brosnan. Il film è uscito nelle sale americane il 12 marzo 2010, mentre è stato distribuito in quelle italiane il 26 marzo dello stesso anno


New York, Tyler Keats Hawkins è un ragazzo di 21 anni che è rimasto profondamente sconvolto dal suicidio del fratello avvenuto alcuni anni prima, il giorno del suo ventiduesimo compleanno; questa tragedia ha anche sancito la fine del matrimonio dei suoi genitori, aumentando così il suo rancore nei confronti della vita. In occasione della ricorrenza della morte di Michael, tutta la famiglia va al cimitero per salutarlo; il ragazzo si era impiccato poco dopo aver iniziato a lavorare per il padre in uno studio di avvocati, perché con il solo lavoro di musicista non era in grado di mantenersi, ed era stato proprio Tyler a trovarlo, dopo che avevano fatto colazione insieme nel solito bar, in cui Tyler va ancora per scrivergli. Per il dolore comincia a comportarsi come un ribelle, facendo infuriare il ricco padre. Dopo una rissa avvenuta per strada viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Portato in carcere, viene fatto uscire dal padre, che, per l'ennesima volta, lo accusa di avere un carattere troppo burrascoso. Un giorno, dopo una scommessa persa con il suo migliore amico, Tyler decide di conoscere Ally, la figlia ventunenne del poliziotto che lo aveva arrestato tempo prima. I due cominciano a parlare e Tyler viene a sapere che anche lei ha subìto una tragedia che l'ha segnata nel profondo quando era una bambina, dieci anni prima: ha infatti assistito all'omicidio della madre, avvenuto durante un tentativo di rapina da parte di due malintenzionati che le spararono al petto alla fermata della metropolitana, luogo dove non ha mai più messo piede. I due trovano conforto l'uno nell'altra e il loro sentimento si trasforma in una storia d'amore.
La relazione viene messa in crisi dal padre di lei, convinto che il ragazzo stia corteggiando la figlia soltanto per poi abbandonarla. Quando Tyler confessa alla ragazza che tutto era partito da una scommessa i due si lasciano, ma l'amore rinasce grazie alla visita di Ally a casa di sua madre per confortare la piccola sorella, di undici anni, alla quale lui è molto legato, a seguito di uno scherzo che le compagne di classe le fanno ad una festa di compleanno. Tyler viene successivamente arrestato per aver arrecato danni all'istituto dove studia la piccola, presa in giro da una compagna di classe per via del taglio di capelli, e il padre lo invita nel suo ufficio per parlare con i suoi avvocati in modo da sistemare le cose con la scuola. Il giorno dopo Tyler si reca nell'ufficio del padre per poi scoprire che quella degli avvocati era una semplice scusa per passare un po' di tempo insieme. Scopre inoltre che il padre ha, come salvaschermo del computer, le foto di quando Tyler, la sorellina ed il fratello maggiore erano piccoli e capisce che in fondo gli vuole bene. Il tutto accade l'11 settembre 2001. Purtroppo il finale prende una svolta triste e drammatica: l'ufficio del padre di Tyler era situato nel World Trade Center. Tyler rimane vittima degli attentati terroristici. Dopo la sua morte tutti i protagonisti vanno incontro ad un inevitabile cambiamento nelle loro vite: il padre di Tyler comincia a dedicare più attenzioni alla figlia, dopo il fallimento ottenuto con gli altri due, mentre Ally affronta le sue paure, ritornando nella metropolitana in cui anni prima avvenne il brutale omicidio di sua madre.

Come ultima cosa voglio dire che questi vent'anni, oggi come oggi, ,i fanno anche pensare alla ferita che si è aperta in Afghanistan, ferita che ancora sanguina. Gronda sangue di altri innocenti che non c'entrano niente con i giochi di potere dei potenti. Ma i più cinici e spietati li chiamano "effetti collaterali".

Ricordiamo, ricordiamo sempre...

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