RECENSIONE: DIVERSITA' SPLENDORE

 Diversità splendore - Gianluca Piattelli

DESCRIZIONE

Un delicato e a volte ironico viaggio nel mondo di quelli che vengono considerati diversi. Pagina dopo pagina si entra in contatto con la vera essenza di quello che i normodotati chiamano: handicap.
Gianluca Piattelli lo fa con garbo e intelligenza, a volte con crudezza, sovrapponendo momenti onirici con sequenze di suspance.
Un libro che riesce a far cambiare il punto di vista di un pregiudizio duro a morire.
Il lettore imparerà a conoscere ed amare i ragazzi dell’Istituto, appassionandosi per la loro inconsapevole avventura.




L'AUTORE

Gianluca Piattelli



Nasce a Pistoia il 13 giugno 1972. Attualmente vive a Chiesina Uzzanese con la moglie Angela e due splendidi cani.
Ha pubblicato:
Lunarmalia, non ti scorda di me – PlaceBook Publishing, 2019
Diversità splendore – PlaceBook Publishing, 2020
L’urlo melodico delle farfalle – PlaceBook Publishing, 2021


RECENSIONE

Un’avventura surreale dai tratti criminosi, è l’espediente di cui si serve l’autore di questo cruento e delicato romanzo al tempo stesso, per parlare di disabilità e di tutto ciò che gravita intorno a questo universo che per molti rimane inesplorato e inesplorabile, tenendosene a distanza o comunque affrontandolo con precarie nozioni che sfociano nei più insulsi pregiudizi.
L’indifferenza, dettata dalla poca empatia, fa il resto.
Partendo dall’approccio cinico e superficiale del protagonista della storia, Leo, autista presso un istituto di aggregazione per ragazzi affetti da particolari patologie, uomo solo e annoiato in una calda giornata di luglio, Gianluca Piattelli, celato dietro la voce di un narratore all’apparenza neutrale, ci conduce in un viaggio interiore nella coscienza del protagonista.
Leo si ritrova a vivere, insieme ad altri ragazzi della struttura, un intrigo malsano e aberrante, del quale inizialmente sarà complice inconsapevole. Durante quella esperienza traumatica si vedrà costretto a rivedere le sue posizioni.
L’autore ci invita attraverso le pagine di questa grottesca quanto tenera storia, a rinsavire, ad accettare la “diversità” così com’è, senza cercare di “normalizzarla” o altro, perché essa può solo essere fonte di un suo personalissimo splendore a cui attingere a piene mani.
La scrittura è fluida e la narrazione invitante; il lettore si ritroverà bramoso di conoscere tutti i particolari di questa strana parabola in cui Leo trova la sua evoluzione e la sua redenzione.




Commenti