Cominciamo dall'inizio: dall'incipit e dagli elementi essenziali di un testo. I segreti di un attacco memorabile e la ricognizione di uno degli aspetti chiave che definiscono la storia, cioè la trama, sono i temi fondamentali da cui partire.
Per questo è importante analizzare i maestri del passato e del presente. Il loro studio ci può permettere di esplorare le forme della creatività letteraria, le ragioni della perenne attualità dei classici e del successo dei bestseller, le confessioni degli scrittori sul loro mestiere, i quali attraverso le loro opere, analizzate in profondità, ci mostrano come hanno realizzato le loro intenzioni.
Un primo suggerimento può essere quello di approcciarsi per primo al racconto, come in genere si fa.
Un buon racconto può dare altrettante soddisfazioni di un componimento più lungo, come un romanzo.
La nostra tradizione e anche altre ne offrono molteplici esempi.
Un formato, per così dire, da non trascurare e da riscoprire, inoltre un ottimo esercizio di scrittura; un racconto anche se breve conterrà tutti gli elementi indispensabili che possiamo ritrovare altrove, ed è pienamente efficace alla realizzazione di un qualsiasi intento dell'autore; come dicevo il suo segno distintivo, nonché la sua qualità per tanti, sta nella brevità.
Avere voglia di esprimersi, avere un'idea, conoscere bene l'italiano, è indispensabile, ma non basta. E' necessario che il testo prenda vita. Grazie alle regole della scrittura e alla creatività, bisogna organizzare un corpo narrativo e imparare ad usare espedienti creativi che sottendano alla stesura di un inizio efficace.
Strumenti impensabili come l'antica arte della retorica o la grammatica e la sintassi, se usati creativamente possono essere di molto aiuto.
Stabilito quel "qualcosa da dire" che spinge a scrivere, cioè il contenuto di un testo, l'espressione dei nostri pensieri, bisogna organizzarlo in un insieme che racconti una storia: dar vita al corpo narrativo.
I temi di cui parlare offerti dall'umana esperienza sono tanti, ma il più sta su come se ne parla, ossia al modo di esporlo; quando si scrive non ci si può limitare a dire, ma si deve far vedere quello che si dice e quello che si pensa.
Questo vale per un narratore più che altro, che oltre ad intrattenere con le sue parole, deve far sentire, offrendo qualcosa di più di un semplice enunciato.
Riuscire a trasmettere un'emozione è lo scopo più autentico che un autore dovrebbe prefiggersi; un significato intimo racchiuso in un testo. A volte può essere anche tra le sue righe, come si dice, quasi nascosto; mostrare senza dire, si dice in gergo, per sottolineare la capacità di esprimersi al di là delle parole, oltre il testo scritto.
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