IL VECCHIO E IL MARE: LA SFIDA E L'INTRIGO

 La sfida di Hemingway e di Santiago

Il vecchio e il mare, un celebre romanzo di Hemingway, che possiamo definire con molta semplicità una storia di pescatori. 
Un vecchio rimane in mare a pescare per ottantaquattro giorni consecutivi senza mai avere fortuna, finché l'ottantacinquesimo giorno prende all'amo il pesce più grande che abbia mai visto. 
A prima vista Il vecchio e il mare non è altro che un racconto d'avventura. 



Dov'è il mistero allora? Pensate per un attimo al concetto di intrigo, che può anche suggerire interesse, desiderio, nonché stuzzicare la curiosità. Spetta quindi allo scrittore la responsabilità di creare l'intrigo che caratterizza i personaggi e la trama del racconto. 
Senza l'intrigo il lettore perde l'interesse. L'intrigo può essere riferito alla trama o ai personaggi o ancora allo stile dell'autore, per esempio nelle immagini o nel linguaggio. 
Nel caso di Il vecchio e il mare, l'intrigo si manifesta a ognuno di questi livelli. Il mistero del romanzo di Hemingway si esprime attraverso la trama con una serie di semplici domande. 
Dopo 84 giorni senza risultato, il vecchio riuscirà a pescare qualcosa?
Quando poi prende il pesce, la domanda diverrà: il vecchio riuscirà a catturarlo?
Dopo aver trionfato sull'animale, esausto, viene attaccato dai pescecani; a quel punto ci chiediamo, il vecchio riuscirà a difendere la sua conquista?
Sono questi, in successione, i tre movimenti della trama e ognuno di essi genera a suo modo il mistero, fornendo nel contempo tutta una serie di indizi e di risposte che ci consentono di proseguire nella lettura; perché il lettore non è un osservatore passivo ma va coinvolto nella storia, e Hemingway lo sapeva bene.

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