RECENSIONE: EVA LUNA


 Eva Luna di Isabel Allende

Ancora una volta Isabel Allende ci consegna uno splendido ritratto di donna.



Eva Luna, protagonista di questo romanzo definito picaresco, in quanto ella incarna pienamente la figura dell'eroina romantica di una storia rocambolesca, è una novella Scheherazade, in grado di raccontare storie affascinanti che affascinano tutti quelli che la circondano, dono di una madre sventurata che la lascia ahimé troppo presto.
Costretta da subito a fare la serva per mantenersi, Eva impara presto la condizione di sottomissione della donna nell'America Latina, tema caro all'Allende.
Altro tema che viene affrontato nel romanzo, durante l'intreccio della storia e dei suoi personaggi, è quello della dittatura, della crisi politica e della guerriglia, momenti che la stessa Allende ha vissuto dopo che suo cugino Salvador Allende fu rimosso dall'incarico di Presidente del Cile, l'11 settembre del 1973.
Anche la protagonista di questo romanzo dovrà, come l'autrice, allontanarsi da quella realtà, subendo insieme all'uomo della sua vita, finalmente trovato alla fine della storia, l'odiosa censura del potere.
Sul piano della scrittura, rimango sempre stregata da come questa autrice riesca ad imbastire l'intreccio, agendo su piani narrativi diversi, che alla fine confluiscono naturalmente in un un'unicum sorprendente.
Intrattenimento magnetico, senza mai perdere di vista i messaggi sociali che da sempre accompagnano i suoi romanzi.

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