ALLACCIATE LE CINTURE

La settimana di San Valentino è giunta ed io mi sentirei guarda caso di consigliare un film sull’amore per lasciarvi ispirare, ma attenzione questo non è un qualsiasi film sull’amore, ma il mio film preferito sull’amore, e già il titolo potrebbe mettervi in guardia sulla sua potenzialità: “Allacciate le cinture”.

Forse questo titolo così, nudo e crudo, non vi dice niente, o addirittura vi fa pensare al mondo dell’automobilismo, ma che cos’è l’amore se non una folle corsa. 
I veri appassionati di cinema sicuramente lo ricorderanno meglio, perché la pellicola è un po’ datata, ma per me ha lasciato il segno, anche perché la regia è di uno dei miei registi preferiti, forse uno di quelli che meglio sa descrivere questo folle e saggio sentimento, fatto di carne e spirito. 

Allacciate le cinture è un film del 2014 diretto da Ferzan Özpetek, interpretato dalla versatile Kasia Smutniak e dal bravo e bello Francesco Arca. 
È la storia d’amore di amore tra Elena e Antonio, dal suo inizio difficile, al suo altrettanto difficile svolgimento. 
La loro diversità, oltre a causare contrasti e incomprensioni, sarà anche l’eterna ragione della loro magnetica attrazione e del loro amore incondizionato. 
Non è assolutamente la storia di un amore perfetto, anzi; Antonio si sente più volte frustrato dall’intraprendenza di Elena e la tradisce anche, ed Elena spesso non gli risparmia il disappunto per il suo carattere e le sue scelte. 
Ma le dure prove della vita, mostreranno la solidità della loro unione, nata in contrasto a convenzioni sociali e ideologiche che li vedevano agli antipodi. L’esperienza della sofferenza e del dolore mostrerà ad entrambi la forza del loro legame e dei loro sentimenti, pronti a spingersi oltre qualsiasi ragionevole limite. 

La struggente interpretazione della canzone “A mano a mano di Rino Gaetano che fa da colonna sonora al film, ne enfatizza il significato, che è appunto che l’amore non si discute o si comprende, ma si vive e basta. 
Dettaglio tecnico: la fotografia del film è straordinaria. Fotogramma per fotogramma, si sente il crescere di un pathos incredibile. Solo la scena iniziale, che riprende un temporale durante il quale i due si incontrano e si scontrano per la prima volta, fa quasi sentire il ritmo incassante della pioggia sulla pelle. 

Due esseri imperfetti che raggiungono una perfezione solo insieme, questo è l’amore. 
Per i più sensibili consiglio la visione in compagnia di molti kleenex, non si sa mai. 
Vi ho convinto a vederlo o rivederlo? Provare per credere.

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