Oggi, pubblico nel blog una mia lettera che fu inserita qualche anno fa in un'antologia; a me emoziona sempre rileggerla, spero che arrivi anche a voi.
Amore mio,
oggi sulla scia di
tristezza e amarezza, dopo l’ennesima litigata, ti scrivo queste righe, che non
so neanche se mai leggerai. Le tue insoddisfazioni e la sfrontatezza di questi
anni pre-adolescenziali che stai affrontando, ti rende intrattabile e ahimè,
rende me profondamente delusa e insoddisfatta del mio operato di madre.
Non sai accettare
i no ed io non ho saputo insegnarti ad accettarli, perché nella mia debolezza
sono stata sempre pronta a concederti tutto ciò che fosse in mio potere e alla
mia portata. Ora tu, neanche ti accorgi più degli sforzi miei e di tuo padre
per non disattendere mai alle tue richieste, ma sei solo capace di
puntualizzare sulle cose che non possiamo o non vogliamo concederti. Ma non è
colpa tua, è stato un nostro limite, un nostro fallimento! Dovevamo tenere viva
in te la fiamma del desiderio e della speranza, non alimentare la convinzione
che si può ottenere tutto senza sforzi. Dovevamo abituarti alle rinunce, che
prima o poi faranno capolino nella tua vita, invece che concederti tutto quello
che chiedevi. Non saranno tutti teneri con te come lo siamo noi, noi che tu a
volte vedi come i tuoi peggior nemici; ma mi ripeto che forse è una fase,
passerà… Anzi, nel tuo cammino purtroppo incontrerai persone, perché qualcuna
ne esiste, che non solo ti toglieranno per avere tutto per sé, ma anche per il
solo gusto di togliere. Io pregherò sempre che tu non incontra gente del
genere, ma era mio dovere di madre prepararti anche a loro. Mia dolce Katia, se
le mie parole a volte ti risultano dure e aspre, sappi che lo sono più per me
che per te. Tu non puoi neanche immaginare il senso di inadeguatezza che mi
pervade, il non saperti calmare, il non capire come ti senti, il non riuscire
ad insegnarti come tu impareresti. Vorrei scorgere la via in ogni tuo sguardo,
in ogni tuo comportamento, ma per quanto mi sforzi, rimango impotente. Allora cerco
aiuto, consigli, ma ci siamo solo io e te dentro, il resto è tutto fuori e non
ci sono consigli che tengano.
E soffro quando
non ti riconosco, perché sei piena di rabbia e so per esperienza quanto possa
fare male. In quei momenti riascolto sempre le parole di insegnanti e
conoscenti che tessono le tue lodi di ragazzina dolce ed educata, per non
perderti di vista, per ribadire a me stessa che vuoi solo ferirmi indossando la
maschera della ribelle bugiarda e disobbediente che non ti appartiene. E ci
riesci sempre. Ma la cosa che più mi rende triste, che più mi rende
insopportabile tutto questo, è che tu metta in dubbio il bene che ti voglio.
Allora sappi che con tutta sicurezza tu sei in assoluto la cosa migliore che mi
sia capitata e mi intristisce non riuscire a pensare che io non sia la stessa
cosa per te. Genitore fa rima con errore. Questo è sicuro, ma per la miseria,
vorrei riuscire anche a fare qualcosa di buono!
Perché è così
difficile? Perché non esiste un manuale di istruzioni adeguato?
Sentirò sempre di
non essere all’altezza?
Quanto mi
piacerebbe che tu potessi indicarmi la strada; magari tu ne sai più di me o
invece come me sei disorientata e basta.
Severità,
punizioni, morbidezza, acquiescenza, indifferenza, tolleranza, tenerezza,
rigidità…ogni cosa va usata al momento giusto, ma a volte non ci sappiamo
programmare in diverse modalità e succede che sbagliamo applicazione o anche
che quella che ci servirebbe al momento non l’abbiamo installata per
l’occorrenza.
Uso questo
linguaggio di voi nativi digitali, a cui questa troppa tecnologia fa tanto
male.
Ma anche sotto
questo aspetto la colpa non può essere che di noi genitori, che per pigrizia
non abbiamo contrastato un sistema che ha inculcato nelle vostre teste messaggi
effimeri e superficiali.
Adesso tutto
quello che ti dico appare vuoto e senza senso, frutto di una mente antica come
mi dici tu, che a 44 anni mi trovi già vecchia e mi prendi in giro chiedendomi
dei dinosauri; ma magari qualche insegnamento che ho cercato di darti, più in
là con gli anni verrà fuori.
Spero che sia
quello che per me rimane sempre il più importante; di pensare con la tua testa,
sempre, non lasciandoti mai condizionare da nessuno, perché nessuno meglio di
te sa cosa ti piace e ti rende felice. Probabilmente neanche io…perdonami.
Devi solo sapere
che ci sei, in ogni mio respiro, in ogni mio sguardo, in ogni mio gesto, in
ogni mio pensiero; ogni volta che sono felice, ogni volta che mi sento triste,
anche quando mi incazzo, sei e sarai sempre il senso di tutta la mia esistenza.
Ti amo
profondamente,
Mamma
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