VIVI DI SOGNI


#estratto da Vivi di sogni
Pietro ribadì la sua contentezza nel vivere il suo sogno calcistico, ben sapendo che quello era appena l’inizio di un lungo cammino fatto di sacrifici; ma lui era sicuro che ne sarebbe valsa la pena e che mai si sarebbe pentito di aver seguito la sua passione. Luca gli disse che era molto contento di vederlo così deciso e determinato nel perseguire il suo scopo; ma non è forse così che si realizzano i sogni? Anche lui con lo studio, perseguiva il suo, quello di scrivere, la cosa che più di ogni altra lo aveva da sempre appassionato; diventare un giorno giornalista o scrittore, lavorare in radio o in tv, perché no, magari scrivere per il cinema o per il teatro. Sapeva anche lui come Pietro, che avrebbe dovuto fare tanti sacrifici, il primo fra tutti studiare tanto, per raggiungere una buona preparazione che gli desse modo di scrivere sempre meglio. Confidò a Pietro che stava scrivendo un romanzo, che in un certo senso lo riguardava, perché parlava dei sogni a cui nessuno deve rinunciare.
-Non mi dire, davvero stai provando a scrivere un romanzo? Ma sei proprio un secchione senza rimedio. – Pietro come sempre canzonava l’indole un po’intellettuale del cugino, ma Luca non ci faceva neppure più caso, sapeva che nelle sue battute non c’era niente di offensivo, ma voleva solo essere un modo affettuoso di scherzare. Ormai si conoscevano entrambi molto bene.
-Sì è così, e parla anche di te, di noi e dei nostri parenti. Diciamo che è la storia romanzata della nostra famiglia. –
-Sono proprio curioso, appena lo finisci voglio leggerlo. –
-Certo, ma ci vorrà del tempo, tra lo studio e le altre cose. –
-Quale altre cose? Ma se tu sei tutto casa e scuola. Vabbè comunque ricordati che devo essere il primo lettore. –
-Sicuro, sei il mio co-protagonista. –
-Addirittura. E il protagonista invece? –
-Ma, diciamo che sarei io, ma tutti rivestono un ruolo importante. –
-Sembra proprio che hai preso questa cosa seriamente; giusto, le passioni sono passioni. A proposito di cose serie e passioni, devo confidarti una cosa. – Disse Pietro con voce profonda e sostenuta.
-Ho conosciuto una ragazza. – Continuò Pietro sempre più solenne. – Dovresti vederla, è bellissima, ma anche simpatica, gentile, intelligente; lo sento, è diversa da tutte le altre ragazzine che mi hanno sempre corso dietro. E poi è anche lei una sportiva, fa pattinaggio. Non sono riuscito ancora conquistarla, mi sta facendo penare. Credo di essermi innamorato perso. –
-Questa confessione proprio non me la sarei aspettata; sei sicuro che sia così importante? Come si chiama? –
-Dici così perché non la conosci, credimi è davvero speciale. Si chiama Sofia, viene qui a Pescara a trascorrere l’estate dai nonni, ma lei abita a Jesi in provincia di Ancona. –
-A come no, dove è nato Federico II! – Esclamò Luca.
-Vedi? Sei sempre il solito; io ti sto aprendo il mio cuore, ti parlo di amore, e tu fai sfoggio di cultura. Avessi detto dove è nato Mancini…-
-Lo sai che non volevo sminuire il tuo discorso, ma è più forte di me, quando si tratta di argomenti che mi appassionano; a proposito chi è Mancini? –
-No, ti prego dimmi che stai scherzando? –

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