ESSENZA O APPARENZA?


Quando ero piccola mia madre mi diceva sempre, con mio rammarico continua a dirmelo, "Cinzia, tu non ti sai vendere".
Via via me lo sono sentita ripetere anche da altri; professori, amici, perenti, conoscenti.
Crescendo ho capito che purtroppo molto di squallidamente vero c'è in quella frase, perché siamo tutti in vetrina come prodotti da catalogare, giudicare e comprare...cosa credete che siamo ad esempio su Facebook? Mettiamo in vetrina la nostra merce, cercando di decantarne il più possibile le qualità, per offrirla al miglior offerente. Mia madre aveva ed ha ragione, io in questa pratica sono molto deludente, spero sempre che quelli che mi conoscono vadano oltre, oltre le apparenze. L'apparenza, che vince sempre sull'essenza, che resta sempre più invisibile agli occhi. Alla fine qualcuno cede e decide di dare agli altri proprio quel che si aspetta e allora si confeziona a dovere. Oggi al telegiornale, ascoltare uno spavaldo e sicuro ragazzo che veniva intervistato sul suo esame orale, ribadire questo concetto del saper vendere la propria mercanzia, riferendosi ovviamente alle sue conoscenze scolastiche,beh, mi ha un po' intristito, non solo per la valenza alquanto cinica di quelle affermazioni in un ragazzo di 18/19 anni, ma anche per la riflessione che mi ha spinto a fare anche alla luce del mio vissuto. Qualcuno, a giusta ragione ha detto, che per essere una persona di successo, basta far credere agli altri che tu lo sia. Non conta essere bravi o talentuosi, ma solo mostrare di esserlo, apparire come tali. L'apparenza coprirà l'essenza col suo velo sgargiante e saprà donarle splendore; poco importa se lo splendore sarà solo apparente, alla maggior parte della gente piace vivere in superficie.

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