La stella di Andra e Tati è un cartone animato della Rai per
raccontare ai bambini e ai ragazzi l’Olocausto, cioè la deportazione e lo
sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento durante la seconda guerra
mondiale. La storia è quella realmente vissuta dalle sorelle Bucci, due bambine
di allora sopravvissute ad Auschwitz, che oggi hanno avuto il coraggio di
raccontare la loro storia.
Le piccole Andra e Tati, avevano 4 e 6 anni quando il 29
marzo 1944 da Fiume, dove vivevano, vennero deportate ad Auschwitz insieme a
madre, nonna, zia e cuginetto.
Questa volta, la tragica storia della Shoà, viene raccontata
dal punto di vista di due bambine, che vivevano tutto con incredulità e
ingenuità: l’incoscienza dell’età e la simpatia di una guardiana del blocco del
lager furono gli elementi determinanti per la loro salvezza. Un destino
rarissimo, se si pensa che su oltre duecentomila bambini deportati, poco meno
di cinquanta sopravvissero.
Quando furono liberate le bambine furono prima portate a
Praga e dopo in Inghilterra, e ci volle molto tempo prima che i genitori, la
madre anch’essa sopravvissuta al campo e il padre tornato dalla guerra,
potessero ritrovarle.
La loro storia nel cortometraggio si intreccia con il
racconto di una visita di liceali ad Auschwitz. Un efficace gioco dove passato
e presente si intersecano; ieri, le drammatiche vicende degli ebrei vittime di
un assurdo razzismo, oggi, alcuni bulletti che giocano a fare i cattivi,
arroganti e superficiali. Ma alla fine una profonda riflessione, riuscirà a
commuovere e a far comprendere anche al cuore che sembrava più duro, che
bisogna ricordare di non cedere mai all’odio, alla violenza, alla paura. Per
non dimenticare.
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