DOMINARE IL MALE






Ieri mia figlia mi ha portato al cinema, e devo dire che sceglie sempre bene. Seguite i vostri ragazzi qualche volta, potrete imparare qualcosa insieme; è un’esperienza entusiasmante e unica.

Dedicato ai cattivi, che poi così cattivi non sono mai, cantava Ivano Fossati. E se cattivi non lo fossero per niente? Almeno qualche volta? Se fossero solo stanchi e amareggiati? Se vivessero un malessere, e non nel male?

Proprio un bel film Maleficent, ben confezionato, effetti spettacolari, una Angelina Jolie strepitosa, in bilico tra male e bene, o meglio, tra rabbia e perdono. Vincerà il secondo. Meno credibile Michelle Pfeiffer nella parte della cattiva, la vera cattiva, che alla fine verrà trasformata in una capra, a simboleggiare che la sua voglia di guerra è solo un’idiozia (chiediamo scusa alle capre che vengono sempre usate come prototipo di ignoranza e stoltezza). Brava comunque Michelle, che forse sono troppo abituata a vedere vestire i panni della buona, ma forse era proprio questo l’intento di chi l’ha scelta; il male si trova dove meno te lo aspetti, dove non penseresti mai di trovarlo; per la serie l’apparenza inganna.

Cos’è il male, o meglio, il malessere di Malefica: l’essere stanca di doversi sempre difendere, lei e la sua razza, una razza fantastica e stravagante, che appare diversa agli umani che asseriscono la propria normalità. Insomma, i cattivi non sono poi così cattivi, e gli umani non così umani.

Una scena mi ha toccato su tutte: a un certo punto gli esseri fantastici della brughiera, il regno fantastico di Aurora e Malefica, vengono attirati con l’inganno del matrimonio tra Aurora e Filippo, nella chiesa, dove verranno rinchiusi per essere eliminati da una polvere per loro mortale che fuoriesce dalle canne dell’organo. Forse vi sembrerà strano, ma quella scena, in cui molte creature soprannaturali perivano al contatto con la micidiale polvere, mi ha commossa, riportandomi alla mente i ricordi più atroci della nostra storia. Non so se questo era l’intento degli sceneggiatori, ma io ho avuto questa sensazione di commozione mista a rabbia, e questo strano dejà vu. Pensate che il paragone sia troppo azzardato? In fondo si tratta sempre dell’arroganza di primeggiare su un'altra razza sopprimendola; anche le favole, percorrendo strani sentieri, ci raccontano la realtà, che spesso è assai amara.

Una pellicola appartenente a un genere fantasy ma che se si guarda con gli occhi giusti, si scopre ricca di messaggi; il rispetto per la natura contro l’aggressione del genere umano, l’inutilità della guerra che deve cedere il passo a un giusto dialogo, la ricchezza e la coesistenza delle diversità, il valore del perdono e del sacrificio e tanto altro ancora.

Malefica non è il vero male, ma solo quello che viene indicato pretestuosamente da altri come male, per scatenare odio e guerre che faranno sempre e solo vittime; perché reclamare tranquillità, pace, rispetto, insomma un proprio legittimo posto su questa terra, non è male. Perché la terra è pronta ad accogliere tutti, ma proprio tutti; sempre che la si conservi e non la si devasti ulteriormente.

Commenti

  1. Interessante punto di vista.In effetti, non sempre il male è quello che sembra,e troppo spesso accusiamo gli atri,di cose che non hanno fatto..... diciamo che la storia si ripete sovente.Non ho ancora visto il film,vidi il precedente e mi piacque molto,Maleficient sopratutto.

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