La memoria storica è spesso fonte di accese discussioni; giornate della memoria inondano il nostro calendario: da quella per ricordare le vittime della Shoà a quella per rendere omaggio alle vittime della Mafia, a tante altre.
Ma purtroppo a volte restano solo delle ricorrenze sul calendario e giorni di svuotate celebrazioni, perché gli uomini che contano, quelli che occupano le posizioni di potere, commettono senza rendersene conto, gli stessi errori del passato. Si direbbe che la storia non è quella grande “maestra di vita” che dovrebbe essere, e che continuiamo ad avere un grosso deficit di memoria.
Dobbiamo dunque accettare la tesi filosofica dei corsi e ricorsi storici del Vico, per il quale l’uomo è sempre uguale a se stesso, pur nel cambiamento delle situazioni e dei comportamenti storici.
LA LAVAGNA
Annota ogni pensiero nella mente,
scolpisci ogni emozione nel tuo cuore,
non disperdere la tua memoria.
Son troppe le cose di cui l’uomo
ha perso ogni ricordo!
Quanto meglio sarebbe per il mondo
se tutti gli uomini rammentassero
gli errori e gli insegnamenti del passato;
invece tutto si riduce a una lavagna,
pronta a essere cancellata e risporcata
senza criterio alcuno.
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