PUNTO DI NON RITORNO


Il giorno dopo, in tarda mattinata, eravamo già pronti
per fare ritorno alla nostra casetta nelle Marche. Gli abbracci
non erano mai abbastanza e le parole sono sopravvalutate.
Speravo di farmi presto forte abbastanza per essere
di qualche sollievo alla mia inconsolabile mamma.
Magari, in futuro avrebbe potuto venirmi a trovare più
spesso, trovando qualche stimolo di una leggera allegria
anche in mia figlia, la sua nipotina più piccola. Una bambina
fantastica, che senza saperlo, dà tanta forza ogni giorno
anche a me.
Perché mio fratello non ha saputo trovare abbastanza
forza nei figli? Domanda inutile ora come ora, lo so, ma che
continua lo stesso ad assillarmi, a non darmi pace.
Era talmente insormontabile la prigione che si era costruito
intorno?
Qualcosa di mostruoso lo divorava, non lasciandogli
neanche il tempo e la lucidità per pensare.
Quando dico che non voglio che la sua morte sia vana,
ma che abbia in sé un senso e un significato, non scambiatemi
per cinica o insensibile.
Come potrei non stare male per quello che è successo,
trovando l’illogicità in ogni accadimento di quei giorni? Io
sto da cani non solo per quello che lui rappresentava nella
mia vita, un pezzo importante del mio passato e della mia
famiglia, ma anche per quello che stava vivendo prima di
morire.
Era un po’ come se mi guardassi allo specchio per certi
versi. Anche se le motivazioni e la radice erano diverse, il
dolore che provavo causato dal mio stato depressivo, era simile
a quello che stava affliggendo lui.
Quindi se cerco di trovare un senso, è non solo per darmi
pace, ma anche per dare una piega positiva alla mia vita,
ed in questo non vedo niente di male. Del resto, la morte è
un avvenimento che dovrebbe far riflettere tutti; tanti insegnamenti
possono derivare da una vita spezzata: uno su
tutti è che la vita è una ed è appesa a un filo, quindi abbiamo
il dovere di sfruttarla al meglio.
Per un riguardo non solo verso noi stessi, ma anche verso
gli altri.
Non ci sono punti di non ritorno, decisioni irrimediabili;
si può e si deve tornare indietro, perché c’è sempre una
scelta, un’alternativa, solo che a volte non la si vede, perché
la nebbia che offusca la vista, il cervello e tutto il resto, a
volte si fa troppo fitta.
Per questo Genny non ha saputo trovare la forza, neanche
nell’amore profondissimo che aveva verso i suoi figli;
perché quella famosa alternativa non la vedeva più, credendo
di non avere più alcuna scelta da fare, ma solo un
tragico destino da percorrere.
Ti porterò sempre nel mio cuore fratello mio; da bravo
fratello maggiore, hai saputo darmi una grande lezione di
vita anche nel momento della tua morte.

estratto dal romanzo "Mai via da te" di Cinzia Perrone clicca qui

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