L'amore
è un sentimento che non muta mai.
Se
si ama una persona l'amore permane e non svanisce neanche con il passare del
tempo, e neanche con il cambiare dell'altra persona.
Se
qualcuno ha qualcosa da dire in contrario a questa affermazione, se qualcuno
non la reputa veritiera allora fate finta che io non abbia scritto niente, ma
in quel caso nessuno avrà mai provato questo immenso sentimento.
Quello
dell'amore eterno e indissolubile; l'amore vero, quello che non deve e non può
essere condizionato da niente e nessuno, né da altre persone, né dalla distanza…nulla
può contrastare un amore se questo è un amore vero...
Il
vero amore è quando ti piace una persona sia dentro che fuori e accetti i suoi
difetti insieme ai suoi pregi.
Non
sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione
di anime fedeli; Amore non è Amore
se
muta quando scopre un mutamento
o
tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh
no! Amore è un faro sempre fisso
che
sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è
la stella-guida di ogni sperduta barca,
il
cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore
non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran
cadere sotto la sua curva lama;
Amore
non muta in poche ore o settimane,
ma
impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se
questo è errore e mi sarà provato,
io
non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
(Sonetto
116) William Shakespeare
Il
sonetto 116 descrive l'amore nella sua forma più ideale. È elogiare le gioie
degli amanti che sono arrivati l'uno all'altro liberamente, ed entrano in una
relazione basata sulla fiducia e la comprensione. Le prime quattro righe
rivelano il piacere del poeta nell'ammirare l’amore che è costante e forte, e
che non cambierà quando avverranno dei cambiamenti che proveranno a scuoterlo,
proveranno a farlo cadere. Le righe seguenti proclamano che il vero amore un è
faro sempre fisso che sopravvivrà' per sempre alle crisi. Nelle righe sette e otto,
il poeta afferma che forse possiamo essere capaci di misurare l'amore al grado più
estremo, ma questo non significa che lo comprendiamo pienamente.
L'effettivo
valore dell'amore non può essere conosciuto: rimane un mistero. Le righe che
rimangono della terza quartina, riaffermano la natura perfetta dell'amore, che è
incrollabile e resiste alle intemperie del tempo, e rimane così anche fino al
giorno estremo del giudizio e, quindi, alla morte. Nelle ultime due righe Shakespeare,
tramite il protagonista dei sonetti (il poeta, quindi egli stesso) dichiara che
se dovesse sbagliarsi a proposito della natura costante, inamovibile e perfetta
dell'amore, allora e come se non avesse mai scritto, ovvero rinnegherebbe tutto
quello che ha scritto in precedenza riguardo a questi temi e a quelli della verità
e della fede. Inoltre, aggiunge che se lui dovesse aver sbagliato così tanto
nel giudicare e descrivere l’amore, allora nessun uomo ha mai veramente amato,
nel senso profondo descritto dal poeta.
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