LA RESISTENZA CONTINUA



In questa solenne ricorrenza, festa della liberazione, ho pensato di continuare e finire la lettura di un libro che mi è stato gentilmente donato, dovrei dire da un collega scrittore, ma preferisco dire da un amico e un concittadino.

Siccome mi sveglio di buon mattino, sempre anche nei giorni festivi (la vecchiaia fa brutti scherzi), finita la mia lettura, mi sono preparata per uscire ed assistere alle celebrazioni di rito nel mio comune.

Come sempre questa data importante nella nostra storia di italiani, serve a non farci dimenticare tutto quello che può causare una guerra, cioè niente, ma proprio niente di buono.

Io sono figlia di uno scugnizzo napoletano di 10 anni che si è avventurato insieme ad altri ragazzini della sua età quel 27 settembre del 1943, sulle barricate della città, per liberarla, e dal quale un tempo amavo sentirne il racconto; guardare il film che ne ha ricostruito la vicenda, diretto dal bravo Nanni Loy, è stato bello e interessante, ma non era la stessa cosa di quando ascoltavo con attenzione i racconti dalla viva voce del mio papà.



Così stamattina alle 7;00, dopo aver fatto colazione, ho preso in mano il libro di Ennio Perlini, Proiettili sui tulipani, edizione Gei 2018, per ascoltare i racconti di altri papà, nonni, zii jesini.

Non un saggio storico, né un reportage di tipo giornalistico, ma semplicemente un uomo che raccoglie testimonianze tra la sua gente, e ce le racconta senza troppi fronzoli, senza pretese letterarie, perché il vero obiettivo dell’autore è quello di non disperdere quella memoria, ma anzi, di trasmetterla ai più giovani che non hanno vissuto sulla loro pelle la crudeltà e le ingiustizie di quegli anni.

Non mancano narrazioni di episodi anche ironici e perché no, divertenti pur nella loro latente drammaticità; come non mancano aneddoti pregni di umanità e sentimenti, perché anche alcuni “cattivi” possedevano un cuore, oppure non erano poi così cattivi.

Non ci dimentichiamo del film del 2008 diretto da Bryan Singer “Operazione Valchiria” interpretato da Tom Cruise, che ricostruisce un episodio storico realmente avvenuto, l’attentato a Hitler, in cui una manciata di ufficiali tedeschi tentò di farlo fuori. Purtroppo per loro, furono tutti fucilati, e per il resto del mondo, non ci riuscirono. E la storia andò come sappiamo tutti.



Concludendo, i vari racconti di facile lettura ed estremamente emozionanti raccolti e rielaborati dal Perlini, lasciano il segno nel lettore, quel segno che era l’intento finale del libro. Per non dimenticare e gridare a squarciagola, mai più!




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