Sono
molto inkazzata! Vorrei usare il più soft arrabbiata, ma non renderebbe l’idea;
oltretutto, chi conosce meglio il mio modo di scrivere, sa che cerco di non
lasciarmi andare a scurrilità e di mantenere un certo stile. Ma come recita un
antico e saggio adagio, quanno ce vo’, ce vo’!
Mi
riferisco a questi discutibili video di ragazzini che sono arrivati persino a
bullizzare, già il verbo mi fa venire l’orticaria, i propri professori, oserei
dire anche con un certo orgoglio. Alt ai fraintendimenti, non sto processando
loro, non sono un giudice, faccio solo delle riflessioni che possano aprire la
mente, anche la mia!
Come
dicevo, non sto incolpando in toto quei ragazzi, anzi credo sia troppo facile;
essi non sono altro che il brutto risultato di questa società corrotta, priva
di ideali e principi, dove conta solo guadagnare tanti soldi, avere abbastanza
potere da poter comandare qualcuno e vincere sempre, senza avere rispetto né
delle regole né degli avversari.
Forse
qualcuno ha già intuito dove voglio andare a parare e sta storcendo il naso;
rispondo solo a quel qualcuno, che magari se continua a leggere, mi darà
l’opportunità di spiegarmi meglio, e magari si accorgerà che i nostri punti di
vista non sono totalmente inconciliabili e che una certa relazione tra tutte le
cose che citerò esiste.
Prima
di continuare, infatti, ci tengo a specificare, che anche per quanto mi riguarda
personalmente, adotto questo modo di pensare; faccio un esempio, se mia figlia,
si comporta male o fa qualcosa di male, magari sbaglia, ma la colpevole
principale, che non ha saputo impartire una lezione facendo recepire un certo
comportamento, con mancanze o cattivi esempi, sono io.
Da
dove vogliamo partire, dalla politica, o meglio dallo stato della politica sia
italiana che internazionale; non amo parlare di politica, non perché non mi
piaccia, ma perché ormai è sporca, come un po’ tutto oggi giorno.
Se
partiamo dalle ultime elezioni politiche italiane alle consultazioni per il
nuovo governo dovremmo solo farci una grossa risata o un grosso pianto, dipende
dall’atteggiamento che si ha verso certi argomenti…io, usando le parole di
Guzzanti, quando interpretava il santone della nuova religione di “quelo”,
ripeterei “la seconda che hai detto.” Tra candidati incandidabili e
incandidabili che non vogliono proprio uscire di scena, e non vengono fatti
uscire in nome di quei valori che ho citato prima, soldi, potere e vittoria, si
va avanti a tarallucci e vino. Nel mondo non ne parliamo neanche, mentre guerre
e genocidi continuano all’impazzata, l’unica brillante idea che viene per
risolvere tutto è bombardare; ah è vero, già una volta si risolse una guerra con
un bombardamento, in Giappone mi pare. Tutti atti di forza, in una maniera o in
un'altra, a cui assistiamo noi e i nostri ragazzi. Bellissimo esempio!
Spostiamoci
al mondo dello sport; vincere ad ogni costo, doping e scorrettezze varie.
L’unico esempio genuino e positivo al momento mi sembrano gli atleti
paraolimpici. Lo sport nazional-popolare in Italia è il calcio, ormai più
business che sport; non so a voi, ma a me quando guardo una partita, a volte
sembra di vedere una pantomima con un copione già scritto, pensando sempre allo
stramiliardario giro di scommesse intorno ad ogni evento. Anche in questo
campo, letteralmente stavolta, la fa da padrona, l’arroganza del più forte, il
potere del più ricco e l’inosservanza delle regole. Anzi, i più esagitati, che
quando tifano mettono la maschera da lupo, ma dentro sono solo pecore, non me
ne vogliano gli amici animali per averli tirati in ballo, ma mi serviva
un’immagine evocativa, applaudono a questi comportamenti fighi, dove è giusto
mandare a cagare, chiedo scusa ma il labiale era inequivocabile, un arbitro per
una decisione che potrà essere anche opinabile ma civilmente magari, o in cui
un baldo giovanottone in un video si compiace della sua bravura, per carità
diamo a Cesare quel che è di Cesare, invitando lo zio tifoso della squadra
avversaria a fare certi lavoretti con la bocca. Magari i figli di costoro, non
avranno otto in condotta a scuola, o meneranno i professori, se non arrivano
prima i genitori a farlo.
Sul
mondo del web, voglio glissare, altrimenti mi ci vorrebbero una decina di
pagine per parlarvi dei social, dei youtuber e così via… sinceramente non
voglio tediarvi.
Credete
ancora che tutto sia slegato? Che non c’è una relazione tra le varie cose?
Si
offrono su piatti d’argento solo esempi negativi, mentre quelli positivi si
devono cercare con la lente di ingrandimento; eppure ce ne sono. Perché non
farli venire fuori di più? Non è tutto una Sodoma e Gomorra, dove niente è
buono e bisogna solo radere al suolo. Sono un’illusa? Forse; perché guardo e
continuerò a guardare le persone giuste, quelle che hanno ancora ideali e sono
pronti a battersi per quelle, non per soldi, potere o futili vittorie. Mettiamo
davanti ai nostri ragazzi modelli positivi, facendogli vedere che non tutto è
sporco e corrotto, e che conta di più la ricchezza interiore piuttosto che
quella monetaria. I primi modelli siamo noi; per cui un padre che aggredisca un
altro automobilista per una mancata precedenza, non so quanto possa funzionare.
Stiamo attenti, molto attenti, e prima di incriminare e studiare il mondo dei
ragazzi, studiamo quello di noi adulti e facciamoci alcune domande.
Riconoscere
i propri errori, aiuta a correggerli…aiutiamoli a crescere, non a decrescere.
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