SEGNALAZIONE: IL POPOLO DEL CIELO

 Oggi nella giornata in cui si celebra la poesia voglio segnalarvi la mia nuova silloge fresca di stampa:

IL POPOLO DEL CIELO



Dalla nota critica di Alberto Barina nella prefazione al libro:

Non ho dubbi nell’identificare le poesie che compongono “Popolo del cielo” di Cinzia Perrone, come poesie “resilienti” (del resto è anche il titolo di una delle liriche incluse nella silloge).
Sono poesie che, forti del loro andamento prettamente narrativo e didascalico, entrano fin da subito in empatia con il lettore, ponendosi in un costante dialogo con quest’ultimo, in modo tale che lo stesso possa riconoscersi nel vissuto, nel racconto e in quel continuo interrogarsi e porsi domande che l’autrice non smette di fare a se stessa in primis.
Dicevo che sono poesie “resilienti” dunque resistenti, e se per resilienza si intende quella capacità di affrontare e superare difficoltà ricostruendo un proprio tracciato, si potrebbe dire che la poesia e lo scrivere qui assume dunque un valore catartico, di “purificazione” e superamento delle proprie angosce e del malessere interiore. Perché il “rifugiarsi” nello scrivere per il poeta è la sola cosa (o forse una delle poche) che gli riesce bene.
Riesce bene anche a Cinzia Perrone questo scrivere ed affondare la penna a trecentosessanta gradi, con coerenza e lucidità, affrontando varie tematiche a lei care, mettendo sempre in evidenza tra le priorità i sentimenti e gli stati d’animo dell’essere umano che hanno mille sfaccettature, nel bene e nel male, s’intende; proprio per questo il linguaggio talvolta si lascia piacevolmente andare ad atmosfere infantili come una sorta di cordone ombelicale mai spezzato in realtà, o si risolve in versi e composizioni in rima.
Completa la raccolta una breve sezione dedicata a liriche scritte in dialetto napoletano, che oltre a restituire tutta la vivacità della parlata e della lingua napoletana, non manca di farsi celebrativa proprio della città stessa e di alcune usanze, come ad esempio quella di non poter rifiutare di prendere un caffè se ad invitarti è un amico… rifiutare sarebbe un gesto di scortesia, perché l’offrire un caffè è anzitutto un gesto di benevolenza ed amicizia.
Anche la nostra autrice ci offre il suo lavoro, le sue liriche che chiedono di essere lette inducendo a riflettere su quella parte di noi stessi e delle nostre azioni che spesso, per poco tempo o per poca voglia, fatichiamo ad ascoltare e ad osservare con gli occhi interiori dell’anima.


Biografia dell’autrice

 Cinzia Perrone è nata a Napoli, ma vive a Jesi ormai da più di dieci anni, dove da qualche anno è attiva nella scrittura. Laureata in Giurisprudenza, attualmente ha trovato la sua dimensione proprio in questa sua antica passione mai sopita. Ha pubblicato una silloge di poesie all’interno di una raccolta edita da Aletti editore dal titolo “Fetch”; è stata selezionata più volte con dei suoi racconti a far parte delle antologie edite da Historica edizioni. Ha pubblicato ad aprile 2017 il suo romanzo di esordio con la Montedit editore, “Mai via da te”, e successivamente una silloge poetica nella collana Adeef di Eracle edizioni, dal titolo “Capelli al vento”. Sempre nel 2017, nel mese di novembre pubblica il suo secondo romanzo, “L’inatteso” con Del Bucchia Editore. Ha pubblicato inoltre nel 2018, una raccolta di racconti e poesie, “Annotazione a margine”, con la Lfa Publisher di Napoli. In quest’ultimo periodo ha iniziato anche a scrivere articoli di argomento vario per alcuni siti e nel suo stesso blog. Il suo ultimo romanzo, uscito nel 2020, si intitola “Vivi di sogni”, edito dalla Placebook publishing




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