ANDARE AL BALLOTTAGGIO

 Si va al BALLOTTAGGIO!

Viaggio nell'origine delle parole e dei modi di dire




Per ballottaggio s'intende un tipo di votazione, a confronto diretto, tra due candidati, posizioni o tesi contrapposte; rappresenta anche l'ultima eventuale fase di un'elezione. 
In questo caso ha luogo quando nella prima o nelle prime votazioni nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza stabilita come necessaria per l'elezione e consiste in una nuova convocazione del corpo elettorale la cui scelta è stavolta limitata ai soli due – o il numero superiore stabilito dalla normativa – candidati che, nella prima votazione, abbiano ottenuto il maggior numero di voti ovvero a quei candidati che abbiano superato la prestabilita cifra elettorale. È eletto il candidato che riporti la maggioranza, anche relativa, dei voti validamente espressi.



Il termine deriverebbe dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze medievale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Queste votazioni si svolgevano in conclavi lunghi anche intere giornate senza influenze dall'esterno e nei quali il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità. Poi, in rapporto al numero dei votanti si stabiliva il sacchetto con più castagne e, di conseguenza, la decisione scelta per maggioranza.




Secondo un'altra fonte, probabilmente vera e in ogni caso separata dall'origine toscana, il nome deriva dal sistema elettorale del doge di Venezia, che era costituito da una complessa successione di passaggi che alternava la determinazione diretta degli elettori del doge e la loro nomina attraverso l'estrazione casuale di "balòte", sfere dorate e argentate, che venivano utilizzate esclusivamente a tale scopo. In altri ambiti, ad esempio quello ecclesiastico, questo sistema di voto consisteva nell'inserire nell'urna una delle due palline, diverse per materiale o colore (bianca o nera), che ogni votante aveva a disposizione; la maggioranza di un colore rispetto all'altro determinava l'esito della votazione. 


Quando gli americani prima (nel 1776, a seguito della loro rivoluzione) e i francesi poi (nel 1789) dovettero dotarsi di un sistema elettorale, presero spunto da quello veneziano. Per questo ancora oggi l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America prevede l'utilizzo di "Grandi elettori", derivazione del sistema in uso nella Serenissima. Per lo stesso motivo l'urna elettorale, nei paesi anglofoni, è chiamata ballot box, esattamente come la cassa delle ballotte utilizzata a Palazzo Ducale.



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