La notizia

 


La notizia

Aprì il giornale come faceva ogni mattina; era affezionata a quel modo di informarsi che ormai da anni aveva acquisito. Ad avviarla a questa sana abitudine era stato suo marito, buon’anima.

Lui aveva l’abbonamento fisso a tre quotidiani e cinque riviste, e alla sua morte le sembrò quasi un atto di ossequioso dovere mantenerne almeno due o tre: un quotidiano e un paio di riviste.

Suo marito oltre a essere un gran lavoratore, era un assiduo lettore di tutto ciò che gli capitasse a tiro. Un onnivoro della lettura insomma!

Lei lo venerava, il suo povero Alfredo, che per quanto le avesse lasciato una casa e una buona pensione, faceva sentire la sua mancanza produttiva non poco, visto che si adoperava in molte attività extra lavorative.

Così, la signora mantenuta che si interessava all’occulto, decise di trasformarsi in “madame”, signora che si manteneva facendo interessare gli altri a quelle oscure pratiche.

Quella mattina la nostra vedova chiromante, scoprì la totale impostura della sua professione. Arrampicandosi sugli specchi ne aveva prese di cantonate, ma come quella!!?

Lei stessa leggendo quell’articolo di cronaca in terza pagina, rimase sbigottita.

Quell’uomo ammazzato per errore in un regolamento di conti, come recitava il trafiletto in basso a sinistra, era stato da lei una settimana prima.

Come tutti voleva conoscere il suo futuro, ed essendo un attore, la sua preoccupazione principale era sapere semmai avrebbe avuto una carriera nello spettacolo degna di quel nome.

Dopo estenuanti minuti nei quali ella si adoperava a consultare i suoi tarocchi, gli disse:

«È tutto chiaro. Hai uno spettacolo in ballo?»

«Si, è esatto. Tra pochi giorni c’è il debutto con la mia compagnia.»

«Infatti, riesco a vederlo. Vedo anche che tra una settimana al massimo sarai famoso: si parlerà di te ragazzo mio.»

«Magari vuol dire che il mio nome sarà sui giornali? Sarò nominato in qualche articolo?!!»


Era stato più bravo lui come indovino; quanto meno era stato molto più preciso di lei, avvicinandosi molto a quello che aimè sarebbe successo.

 Racconto breve di Cinzia Perrone

 

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